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Impianto Trattamento Rifiuti

[art. 27, co. 2, lettera b) del D.lgs. 31/2010]

Nell’Impianto Trattamento Rifiuti (ITR) vengono trattati e condizionati i rifiuti radioattivi solidi che sono prodotti all’interno del Deposito durante il suo esercizio, quali indumenti protettivi, tute e guanti, ed eventuali componenti derivanti dalla manutenzione degli impianti. 
Nell’ITR non sono previsti la ricezione e il trattamento di rifiuti prodotti esternamente al Deposito.
 
L’edificio dell’impianto ITR è organizzato in 5 aree:
 
  1. scarico e sosta dei contenitori di rifiuti in arrivo
  2. linea di trattamento dei rifiuti 
  3. officina per il taglio delle parti meccaniche debolmente contaminate
  4. stoccaggio dei manufatti finali in uscita
  5. controllo e servizi
I contenitori dei rifiuti radioattivi non ancora condizionati sono scaricati e sottoposti a controlli fisici e radiologici prima di essere trasferiti alla linea di trattamento e/o condizionamento in malta cementizia.
 
Nella linea di trattamento i rifiuti sono supercompattati e condizionati. Nell’officina di taglio avviene la riduzione di volume dei componenti di grandi dimensioni debolmente contaminati, prodotti durante le attività di gestione e manutenzione degli impianti di Deposito. Le parti così ottenute sono successivamente confezionate e immobilizzate con malta cementizia.
 
I manufatti prodotti dal trattamento vengono trasferiti nell’Impianto Confezionamento Moduli (ICM) per essere inglobati all’interno di moduli in calcestruzzo armato qualificato e successivamente inviati all’Unità di Smaltimento Moduli (USM).
 

Nota generale in merito alla Classificazione dei rifiuti radioattivi​​

Nei documenti del Progetto Preliminare si utilizza la classificazione indicata nel Decreto Legislativo n. 31 del 15 febbraio 2010. Il Decreto, nel regolare la realizzazione del Parco Tecnologico e, in particolare, del Deposito Nazionale e delle strutture tecnologiche di supporto ad esso (Titolo III - Art. 25, comma 3), fa riferimento alla classificazione dei rifiuti radioattivi allora vigente (ex Guida Tecnica n. 26 ENEA-DISP) e, al Titolo I – Art. 2, punto i), articola che “Deposito Nazionale è il deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività … e all’immagazzinamento, a titolo provvisorio di lunga durata, dei rifiuti ad alta attività e del combustibile irraggiato…”. Successivamente, con Decreto Ministeriale 7 agosto 2015 “Classificazione dei rifiuti radioattivi, ai sensi dell’Art. 5 del Decreto Legislativo 4 marzo 2014 n. 45” la classificazione nazionale dei rifiuti radioattivi è stata modificata, adeguandola agli standard europei. Pertanto, allo stato attuale, riguardo al Deposito Nazionale di fattispecie, leggasi “smaltimento dei rifiuti radioattivi a molto bassa e bassa attività (VLLW-Very Low Level Waste e LLW-Low Level Waste) e stoccaggio-immagazzinamento a titolo provvisorio di lunga durata dei rifiuti radioattivi a media e alta attività (ILW-Intermediate Level Waste e HLW-High Level Waste).​


Documentazione descrittiva generale   
Relazioni tecniche di progetto   
Disegni e schemi di progetto   
 
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