Come si arriva all'individuazione del sito idoneo?
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, approva con un proprio decreto la CNAA, in caso di autocandidature, o la CNAI, con il relativo ordine di idoneità, e la pubblica sul proprio sito istituzionale, così come il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ISIN e Sogin.
Nell’ipotesi sia approvata e quindi pubblicata la CNAA, si apre la fase di trattative bilaterali finalizzate alla localizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico (DNPT) con le Regioni e gli enti locali nel cui territorio sono situate le aree autocandidate, o con il Ministero della difesa in relazione alle strutture militari. Uno specifico protocollo di accordo, sottoscritto nel corso delle stesse trattative, comprende gli interventi legati alle misure premiali contenuti nel programma di incentivazione, nell’ambito di un più vasto programma di coinvolgimento delle comunità locali.
A conclusione del procedimento il MASE acquisisce l’intesa delle regioni interessate ad ospitare il DNPT e Sogin, nell’arco di 15 mesi, avvia le indagini tecniche nel rispetto delle modalità definite da ISIN che ne monitora l’andamento e ne esamina le risultanze finali, inviando il suo parere vincolante sulla idoneità del sito proposto al MASE. A valle delle indagini tecniche, Sogin formula una proposta di localizzazione del DNPT al MASE.
In assenza di autocandidature o nel caso che le medesime non siano risultate idonee, entro 5 giorni dall’approvazione della CNAI, Sogin aprirà la fase di confronto finalizzata a raccogliere le manifestazioni d’interesse, volontarie e non vincolanti, che le Regioni e gli enti locali, il cui territorio ricade anche parzialmente nelle aree idonee a ospitare il DNPT dovranno presentare entro 60 giorni.
Sogin avvia quindi le trattative bilaterali e sottoscrive specifici protocolli di accordo, in cui sono individuati gli interventi e le misure premiali sulla base del programma di incentivazione nel rispetto delle quantificazioni economiche.
In caso di più protocolli di accordo, ciascuno di questi reca l’ordine di idoneità dell'area sulla base delle caratteristiche tecniche, economiche, ambientali e sociali della stessa, come indicato dai criteri dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), dall'ISIN e in recepimento degli esiti della procedura di VAS. A conclusione del procedimento, il MASE acquisisce l'intesa delle Regioni nel cui territorio ricadono le aree idonee.
Qualora non si raggiunga alcuna intesa entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della richiesta dell'intesa stessa, entro 30 giorni si costituisce un Comitato interistituzionale.
I componenti del Comitato interistituzionale rappresentano in composizione paritaria, rispettivamente, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le Regioni interessate.
In base quindi agli esiti delle verifiche tecniche e delle fasi negoziale, il MASE e tutti i Ministeri interessati individuano con proprio decreto il sito per il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico.
Quanto tempo per costruire il Deposito?
Secondo quanto previsto dagli attuali programmi, basati sul rispetto dei tempi dettati dalla normativa vigente, i lavori per la costruzione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico avranno una durata di circa quattro anni dall’individuazione definitiva dell’area sul quale realizzarlo.
Perché è un iter innovativo?
Per la prima volta in Italia, inoltre, si prevede il meccanismo dell'adesione volontaria di una o più comunità locali a ospitare un’infrastruttura rilevante per il territorio: in seguito alla pubblicazione dell’elenco delle aree della Carta Nazionale Aree Idonee (CNAI) è chiesto alle comunità locali di avanzare la propria autocandidatura non vincolante che permette di proseguire nel percorso partecipato di localizzazione dell’opera.
Il Decreto legislativo 31/2010 che definisce l’iter di localizzazione del DNPT è stato parzialmente modificato dall’art. 11 del Decreto-legge 181/2023 (“Decreto Energia”). In particolare, una modifica introdotta riguarda l’opportunità dell’autocandidatura per gli enti locali di tutto il territorio italiano interessati ad ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico. Se il proprio territorio non ricade nelle Aree Idonee, l’autocandidatura deve essere accompagnata dalla richiesta di rivalutazione per verificarne la relativa idoneità. Lo stesso iter è previsto per le strutture militari che, per il tramite del Ministero della Difesa, potranno presentare la loro autocandidatura.